Come rigenerare i business di famiglia

Ogni business invecchia e l’industria all’interno della quale è collocato questo business invecchia a sua volta
Il segreto per il rilancio dell'impresa è utilizzare un metodo ben strutturato e pianificato. In questo articolo voglio mostrarti i punti chiave Delio metodo che potrai utilizzare per rilanciare la tua impresa. È composto da quattro strumenti fondamentali. Per esempio: la preparazione e le capacità del leader è il primo, mentre la definizione delle azioni per la stabilizzazione e il recupero di breve termine è il secondo strumento indispensabile.
Riorganizzare i processi critici per migliorare le prestazione dell'impresa significa individuare sia performance attuali sia gli adeguati criteri di progettazione, cioè le fasi per poter condurre a conclusione l'iter che permetta di governare un'impresa "per processi". Occorre definire quindi nuove regole operative per lo svolgimento delle attività all'interno del processo stesso, dopo aver valutato le modalità di funzionamento attuali e aver fissato i nuovi obiettivi di performance.
Come realizzare un piano di cambiamento profondo dell'impresa? Occorrerà agire su tre fattori fondamentali: 1) la guida per la trasformazione, perché niente è più importante della leadership; 2) il coinvolgimento, perché le trasformazioni comportano cambiamenti profondi che richiedono la motivazione di un gran numero di persone; 3) le competenze, poiché serviranno modi di lavorare e metodi organizzativi entrambi nuovi.
Uno dei metodi possibili da poter utilizzare per rappresentare ed analizzare i processi critici è quello della classificazione delle attività in tre categorie principali, necessaria perché la capacità operativa di un processo si misura anche dal tempo assorbito: 1) dalle attività che non aggiungono valore per i clienti; 2) dalle attività da razionalizzare, e 3) dalle attività che non aggiungono valore ma devono essere necessariamente svolte.
Spesso si ritiene che le aziende possano avere successo avviando la trasformazione “una tantum”, cioè montando “ponteggi temporanei” per eseguire la trasformazione e tornando poi al lavoro come al solito. Non è così: il contesto esterno cambia sempre più spesso, e questi scossoni richiedono alle organizzazioni di avviare trasformazioni più frequenti e di diverso tipo, a volte anche in corso contemporaneamente.
Il cambiamento strategico può rafforzare la competitività della tua azienda: si tratta quindi di un rinnovamento del business e dell’organizzazione per il miglioramento delle prestazioni e l’aumento del valore dell’impresa. E a differenza del miglioramento continuo che ha inizio solitamente dal basso, dai dipendenti e si diffonde nell’organizzazione, la trasformazione richiede una serie di iniziative interdipendenti avviate dai vertici aziendali.
Per molte aziende non è semplice adattarsi ai nuovi cambiamenti, partendo dall’organizzazione ai processi interni, dalla gestione dei servizi di customer service al marketing e vendite, fino ai complessi processi produttivi. Inoltre le fonti tradizionali di vantaggio competitivo sono disuso. Ciò porta all'affermazione di nuovi modelli operativi che hanno un modello di business più forte e più focalizzato.
La principale rotta da seguire in un progetto di riorganizzazione è indicata dalla mission aziendale, come ragion d'essere dell'impresa e dalla vision strategica, che si delinea sulla base della mission e rappresenta l'immagine della situazione aziendale desiderata, verso cui tendere nel lungo periodo. Il reengineering di un processo critico non può quindi concentrarsi solo sul raggiungimento delle prestazione attese del singolo gruppo di attività.
Per definire in modo adeguato gli obiettivi nella riorganizzazione di un processo è necessario capire qual è lo stato dell'arte, cioè la situazione attuale del flusso di attività, e qual è la Vision, ossia l'immagine che si desidera raggiungere nel lungo periodo a livello di singolo processo. Questa procedura non è semplice e richiede ai soggetti aziendali, coinvolti nel progetto di riorganizzazione, un enorme sforzo di astrazione dell'ottica funzionale e di immedesimazione nelle logiche del progetto.
Gli strumenti forniti dall'innovazione tecnologica costituiscono un fattore indispensabile per la corretta e tempestiva gestione delle merci, di fondi e delle informazioni impattando sull'intera catena di approvvigionamento/distribuzione. Molto spesso, come ho potuto vedere in diverse imprese con cui ho lavorato in questi anni, gli imprenditori e dirigenti aziendali si fanno travolgere da ansie e preoccupazioni perché vedono la tecnologia come concorrente e non come la loro arma più efficace.
La gestione dell’approvvigionamento deve essere vista come una massimizzazione del vantaggio per l'intera supply chain, che dovrà determinare necessariamente il superamento della sola attenzione al prezzo d'acquisto. Nella tua impresa sarà quindi necessario creare le condizioni ottimali per il funzionamento del processo di approvvigionamento, con il chiaro obiettivo di ottimizzare un costo globale d'acquisto e non più solo il prezzo.
Un leader deve essere in grado di ispirare e dare maggiore potere ai seguaci. Questo ti consente di concretizzare le opportunità che esistono per la tua organizzazione. Un buon leader vede queste possibilità di trasformazione e di crescita, ma soprattutto è capace di spiegare perché è importante agire e sa guardare al di là degli ostacoli che impediscono a un’organizzazione di trovare nuovi modi di funzionare. Tu che tipo di leader sei?

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