Vertiginosi aumenti dei costi di approvvigionamento e trasporto nonché delle materie prime in sé, sommati ai rincari dell’energia che si configurano sempre più come inesorabili, e agli strascichi degli ultimi anni impoveriti dalla pandemia. Sono questi gli argomenti di cui oggi si parla. Hot topics all’ordine del giorno per tutti gli imprenditori. E per tutte le aziende. A conti fatti sono cause che concorrono ad appesantire le coscienze degli imprenditori.
Fondata negli anni ’50 e cresciuta fino a diventare uno dei principali player del settore alimentare nel Centro Italia, Alimentare SpA è un’azienda a impronta familiare con un forte radicamento nel territorio d’origine e un posizionamento di leadership all’interno delle specifiche aree di business. La loro gestione tuttavia presentava diverse insidie alla crescita ambita: mancava il management, il brand era sconosciuto fuori della regione, e la governance era “primordiale”.
Costruire correttamente l’Execution della tua azienda richiede fondamenta solide e robuste mura portanti. Mentre le prime fanno riferimento alla Governance aziendale, le seconde si articolano su pilastri e processi chiave dell'intero percorso. E la loro corretta integrazione e collaborazione è essenziale per il raggiungimento degli obiettivi che ciascuna azienda persegue con tenacia e ambizione.
Il terzo e ultimo processo chiave per una Execution Vincente riguarda la gestione delle risorse umane. Un processo fondamentale perché ricorda che: le aziende non sono entità a sé stanti, ma sono costituite da gruppi di persone che lavorano insieme. E per queste motivazioni il processo delle risorse umane va posto al centro del processo strategico ed è un elemento da considerare quando definisci la strategia di medio periodo della tua impresa.
Cosa significa avviare una gestione operativa? Per gestione operativa intendo la messa in esecuzione delle strategie definite e la trasformazione degli obiettivi in risultati concreti: fatturato, margini, flussi di cassa, ma anche vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti, efficacia ed efficienza dei processi interni, asset potenziali sbloccati. Ecco perché òa gestione operativa è il secondo processo chiave dell'Execution Vincente.
Se sei arrivato fino a qui e hai letto i primi 4 consigli per migliorare il processo strategico, significa che il punto di partenza è sufficientemente robusto, ed ora puoi iniziare a pensare al futuro della tua impresa. In questo articolo potrai leggere i restanti 6 consigli per migliorare il processo strategico per il futuro dell’azienda.
Prima di darti i 10 consigli per migliorare il processo strategico, voglio parlarti di un’indagine che ho eseguito qualche anno fa, sulla qualità dei piani strategici delle piccole e medie imprese, coinvolgendo diversi primari istituti di credito. Potrebbe sembrare fuori luogo visto che, come ti ho detto, il primo cliente di un piano strategico dovrebbe essere l’azienda, e non la banca. Ma, da questa indagine, sono emersi risultati molto interessanti.
Per risolvere limiti e inefficienze del budget sequenziale, come lunghi tempi, costi alti e risultati insoddisfacenti, devi cambiare il modo attraverso cui costruisci il budget all'interno della tua azienda. E passare da una logica "sequenziale" a una "simultanea" mediante una metodologia che ho messo a punto e testato in tantissime aziende, di diverse dimensioni e appartenenti ai settori più disparati, e che qui riassumo in 8 fasi.
Fare il budget, soprattutto in periodi di grande incertezza come quelli che stiamo vivendo, è sempre più difficile per le aziende, in particolare per le piccole e medie imprese. I metodi tradizionali non sono più adeguati, perché comportano tempi lunghi, costi elevati e risultati spesso insoddisfacenti. Esiste però un metodo differente, che ho utilizzato per moltissime imprese per cui ho lavorato. Ma prima di farti capire di cosa si tratta è necessario fare chiarezza su alcuni concetti di base.
Le azioni di breve termine possono dare energia all’organizzazione, creare slancio e liberare capitale e risorse finanziarie per il più ampio e successivo sforzo di trasformazione e rilancio. La loro complessità è direttamente proporzionale al grado di difficoltà che sta vivendo l’impresa: ecco perché in questa fase assumono particolare importanza le valutazioni riguardanti la situazione finanziaria interna dell’azienda rispetto alla situazione strategica del settore.
I metodi con cui le imprese determinano i prezzi dei prodotti o servizi che vendono non sono più adeguati. Così il Differential pricing può cambiare l’oggetto di vendita fissare i prezzi dei prodotti / servizi offerti dall’impresa in funzione dei costi differenziali (ovvero quei costi che risultano diversi in diverse alternative) legati all’oggetto di pricing e di un obiettivo prefissato di marginalità per l’oggetto stesso.
Nonostante un sistema di pricing flessibile e customizzato sia diventato ormai un fattore critico di successo all’interno della maggior parte dei settori imprenditoriali, sembra tuttavia che i modelli di pricing adottati dalla maggior parte delle piccole e medie imprese italiane siano rimasti ancorati a due grandi filoni tradizionali, troppo rigidi e standardizzati per poter rispondere alle nuove esigenze competitive: il Full Cost Pricing e il Target Pricing.
Migliorare la produttività comprimendo i costi nella tua PMI è possibile attraverso la riorganizzazione dei processi gestionali, evitando così interventi drastici come l’abbattimento dei costi, la delocalizzazione dell’attività produttiva o il ridimensionamento della struttura del personale. Anticipo però che questo tipo di intervento richiede una grande determinazione nel voler perseguire gli obiettivi prefissati e un approccio positivo al cambiamento, ma sono fondamentali anche costanza e leadership.