Come crescere e riposizionarsi attraverso le aggregazioni: la fase progettuale

Riposizionarsi con la fase progettuale

Il rilancio per moltissime imprese sarà grazie alle aggregazioni

Per le imprese operanti all’interno di molti settori, l’impostazione di un percorso di crescita e riposizionamento strategico non può prescindere dalla realizzazione di aggregazioni con altre realtà concorrenti o operanti in business “adiacenti”. Un processo di questo tipo, tuttavia se non affrontato in modo strutturato, può generare criticità anche molto importanti, che possono portare al fallimento, non solo delle operazioni stesse, ma anche delle imprese che le avevano realizzate.

Per tale ragione, qualsiasi impresa che decide di intraprendere un percorso di crescita per linee esterne, dovrebbe strutturare in modo organico tutte le attività necessarie. Ti ho già parlato precedentemente della fase diagnostica, dove ti spiego come comprendere i vari mercati e settori di riferimento e misurare il potenziale di aggregazione.  In questo articolo voglio invece parlarti del secondo step, ovvero la fase progettuale

La fase progettuale: cosa fare prima di realizzare un percorso di aggregazione

Una volta definita la fase diagnostica che conferma per l’azienda la necessità, l’opportunità e la sostenibilità di un percorso di aggregazione, può allora svilupparsi la fase progettuale che è finalizzata a definire e strutturare le linee guida strategiche del piano di crescita e riposizionamento.

Tale fase può essere strutturata intorno a tre attività chiave:

  1. la definizione delle migliori strategie: le strategie di crescita e riposizionamento dovranno essere coerenti sia rispetto alla visione d’impresa, sia rispetto alle informazioni raccolte nella fase diagnostica. Bisogna quindi individuare obiettivi strategici di medio/lungo termine ed il livello di intensità della collaborazione.
  2. la definizione del profilo ideale dei partner: è utile in questa fase realizzare un identikit del presunto collaboratore, che indentifichi in modo chiaro i requisiti posseduti (settore di attività; area geografica; dimensioni; tipologie di prodotti e servizi, marchio; canali di distribuzione, mercati di riferimento, ecc)
  3. lo screening e la valutazione di tali partner: l’obiettivo è quello di circoscrivere l’ambito di ricerca a una lista ristretta di nominativi effettivamente interessati

Ti svelo un segreto: affrontare in modo sbrigativo la fase progettuale o trascurare tale attività, porta a definire strategie sbagliate ed incoerenti

Prima di passare alla fase esecutiva, ti pongo qualche domanda:

Qual è la Visione per la tua azienda a medio/lungo periodo? quali obiettivi strategici ti sei prefissato di raggiungere?

Hai già impostato una chiara strategia per raggiungere questi obiettivi? questa strategia prevede anche le linee esterne?

Se sì, hai già ragionato su quali sono le caratteristiche che deve possedere il tuo partner ideale?



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