La formula per il rilancio d’impresa, i 4 ingredienti chiave

Esiste una formula per rilanciare l’impresa? E se sì, qual è? Ti parlerò della mia formula con i suoi principali ingredienti, perché sono certo che ti sarà di grande aiuto nelle impostazioni di un programma di trasformazione che includa anche piani di rilancio.

Sono Davide Mondaini, fondatore di Mondaini Partners, uno studio boutique di consulenza strategica specializzato in interventi di riorganizzazione, sviluppo e lancio di medie e piccole imprese a imprenditori e familiari.

La formula che ti presento in questo video si riferisce, e sprigiona tutta la sua energia, principalmente ai casi di trasformazione ritardata, ovvero in tutti quei casi in cui l’impresa si trova a navigare in uno stadio di stagnazione, difficoltà, declino o addirittura insolvenza. Tuttavia, questa formula fornisce una mappa di sicuro interesse anche nei casi di trasformazione intempestive, ovvero ristrutturazioni condotte per lungimiranza in imprese in sviluppo. Il modello che ti presento è composto da quattro ingredienti:

Fondamentalmente, il primo fa riferimento alla preparazione e alla capacità dei leader: nessuna trasformazione efficace infatti può avvenire se il leader non svolge correttamente alcuni compiti prioritari, come per esempio definire la portata desiderata del cambiamento, motivare e incentivare l’organizzazione a modificarsi.

Il secondo elemento fa riferimento alle azioni per la stabilizzazione e recupero di breve termine dell’impresa, quindi riguarda principalmente l’identificazione e la messa in atto delle azioni di “pronto intervento” e quindi di breve termine. Naturalmente, la portata e la complessità di attuazione di questa iniziativa è direttamente proporzionale al grado di difficoltà che l’impresa sta vivendo in queste fasi: infatti, assumono particolare rilievo le valutazioni che riguardano la situazione finanziaria interna dell’azienda rispetto alla situazione strategica del settore. Per avere successo diventa indispensabile introdurre alcune iniziative che consentono di ottenere, per così dire, vittorie immediate e tangibili attraverso la riduzione dei costi e delle uscite di cassa, l’aumento dei ricavi e delle entrate di cassa ma anche la gestione rigorosa del capitale circolante e il contenimento degli investimenti. Queste, che abbiamo chiamato “vittorie rapide”, daranno certamente energia all’organizzazione, creeranno slancio e libereranno soprattutto capitale e risorse per il più ampio e successivo sforzo di trasformazione e rilancio. Inoltre, queste ultime genereranno anche consenso interno, conquistando gli scettici che potrebbero dubitare che il rilancio dell’impresa stia realmente avvenendo.

Il terzo elemento riguarda le azioni e risultati duraturi di medio termine. Vincere nel medio termine richiede invece il raggiungimento di risultati di trasformazione che vanno ben oltre le performance di breve periodo. L’obiettivo specifico varia naturalmente in base all’azienda, ma comune a tutti i piani di lancio aziendale è la necessità di stabilire una posizione competitiva finale profondamente differente, puntando quindi a un cambiamento radicale a medio termine nelle prestazioni, per conseguire un vero e proprio rilancio dei business; quindi vincere nel medio termine richiede quasi sempre un’ampia gamma di iniziative di trasformazione, spesso anche di forte rottura. Queste iniziative sono in genere più difficili da concepire, proprio perché richiedono un pensiero innovativo, di solito in aree che sono a noi meno familiari.

Il quarto e ultimo elemento della formula per il lancio d’impresa riguarda le operazioni che potremmo definire di modifica degli assetti societari e di business. Queste iniziative assumono spesso un’importanza vitale, soprattutto ai fini della fase di rilancio dell’impresa e, in linea generale possono essere classificate in tre macro gruppi.

Il primo gruppo riguarda le attività legate ai disinvestimenti di business e ai disinvestimenti in termini di cespiti patrimoniali; parliamo di cessioni o affitti di singoli ospiti, o di un complesso di cespiti o siti produttivi nell’ambito di un’attività di razionalizzazione dell’attività operativa svolta. Hanno l’obiettivo principale di cessare l’attività in perdita per migliorare il ritorno sul capitale investito dell’azienda, e, contestualmente, a battere la massa debitoria da ristrutturare.

Vediamo ora il secondo gruppo di iniziative, le ristrutturazioni societarie: queste mirano invece a semplificare la complessità societaria, al fine di conseguire risparmi operativi, oppure ottenere vantaggi sfruttando le opportunità fiscali, le legislazioni del lavoro e le agevolazioni sugli investimenti disponibili.

Per quanto riguarda il terzo gruppo, ovvero partnership e alleanze, possiamo dire che queste operazioni escono quasi sempre dalla trasformazione in senso stretto, accezione talvolta delle joint venture. Peraltro, l’azienda in trasformazione può essere oggetto di acquisizione a sua volta, o può essere lo stesso Management a ricercare la cessione in toto, ulteriore soluzione per una via d’uscita.

Riepilogando, ti ho presentato la formula per il lancio di impresa, che può aiutarti a impostare e a guidare programmi di trasformazione e rilancio. La mia formula si compone di 4 ingredienti:

– il primo, abbiamo visto, ha a che fare con la preparazione e la capacità del leader;

– il secondo, invece, riguarda le azioni per la stabilizzazione e recupero di breve termine dell’impresa;

– il terzo elemento riguarda le azioni per i risultati duraturi di medio termine;

– infine, abbiamo esaminato sinteticamente le operazioni di modifica degli assetti societari e di business.

In conclusione, possiamo dire che tutti e quattro gli ingredienti sono assolutamente indispensabili per trasformare e rilanciare l’impresa con metodo e grande rigore.

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