Family Business – allenare i talenti e l’unità familiare

Se vuoi far prosperare nel tempo la tua impresa di famiglia, può esserti di aiuto seguire la formula della prosperità, ovvero più crescita, più competenze, più unità.

Si trova sempre questa ricetta, sempre questa formula. Sono Davide Mondaini, fondatore di Mondaini partners, uno studio boutique di consulenza strategica focalizzato in interventi di riorganizzazione, sviluppo e rilancio di medie e piccole imprese ad imprenditoria familiare.

Allora, se ti chiedo cosa dovrebbero fare le famiglie imprenditoriali, quali obiettivi dovrebbero darsi, a cosa dovrebbero prestare davvero attenzione, ovviamente dovrebbero far crescere il valore dei loro beni, dei loro asset, ma anche occuparsi di avere a disposizione nelle loro imprese le competenze giuste nei ruoli giusti; persone che sappiano prendere decisioni chiare, decisioni informate e sagge.

Inoltre è indispensabile che i familiari di riferimento siano allineati, affinché possano muoversi insieme nella stessa direzione. Poi ci vuole qualcuno nei vari ruoli nel consiglio e in altri luoghi in cui ci si possa sfidare, contraddire. Non si deve sempre cercare un accordo a tutti i costi, ma ciò che occorre trovare è di fatto un allineamento, ovvero vogliamo tutti sapere che ci stiamo muovendo nella stessa direzione. Questo è quello che devi coltivare, questo allineamento prende spesso il nome di unità: l’unità della famiglia, l’unità dell’organizzazione…

La questione delle competenze e della crescita a tempo debito è molto importante: parliamo di competenze di famiglia e non di famiglia, e questo ci dà flessibilità perché sappiamo tutti che non servono le competenze della famiglia su tutte le posizioni che devono essere coperte. Anzi in alcuni casi servono dei talenti non familiari, e vedremo quali.

Una persona non della famiglia risulta essere la scelta migliore rispetto a un membro della famiglia in alcuni ruoli, in alcune posizioni, ma devi chiederti: prepariamo la famiglia e la prossima generazione per che cosa? Per aumentare il valore, per dedicarsi al successo familiare (non solo al successo personale ma al successo della famiglia nel suo insieme)?

Per essere quindi un buon membro della famiglia e per costruire dei buoni rapporti questo è ciò a cui occorre aspirare e che a volte, ahimè, ci si dimentica. Serve qualcuno che rispetti gli altri, che sia equo nei confronti degli altri familiari, che rispetti le altre persone e che rappresenti bene i valori della famiglia.

In questo nuovo ruolo di leadership, e anche in qualsiasi altro ruolo dell’azienda, serve qualcuno che sia pronto, in altre parole, ad affrontare il futuro, che prepari l’azienda per il futuro.

Se si esaminano quelle famiglie e quelle aziende che hanno avuto successo nel lungo periodo, non in tutte le generazioni, ma nella maggior parte di queste, che cosa hanno fatto? Scelgono un successore che vuole cambiare le cose, non qualcuno che vuole che le cose restino sempre come sono. Ovviamente qualcuno che sappia lavorare in team, che sia in grado di coprire i ruoli fondamentali, che rispetti i collaboratori non familiari che sono sempre più necessari nelle nostre imprese; qualcuno quindi che sia responsabile anche dal punto di vista sociale. E che sia una brava persona, che conservi e valorizzi il marchio aziendale.

Quindi chiediamo tantissimo alla prossima generazione

Cosa si deve fare per crescere delle competenze valide e per ottenere questo tipo di atteggiamento? Come accennato, bisogna anche insegnare a lavorare in gruppo. Si tratta di un fattore che viene troppo spesso sottovalutato nelle famiglie. Bisogna fare anche in modo che la prossima generazione si comporti come una squadra fin da quando i diversi membri sono piccoli. Altrimenti non sapranno come farlo e non si avrà il lavoro di squadra che serve disperatamente, soprattutto in un ambito proprietario. Poi ovviamente occorre lavorare sulle competenze tecniche.

Quindi, in base a quanto esposto, chiaramente il talento deve essere già pronto prima che tu possa andare in pensione, quindi prima della successione. Ma, secondo te, quanti anni ci vogliono per sviluppare questi talenti? E per arrivare a poter occupare le varie posizioni?

Più o meno dieci anni, qualcuno dice così.

Quindi, secondo te, parlo del tempo necessario per formare la futura generazione, affinché possa sviluppare i talenti indispensabili per assumere i vari ruoli all’interno dell’azienda?

Io vedo la formazione delle future generazioni come l’impegno di una vita.

Dieci anni è un percorso tattico buono come approccio, ma ci vuole di più, ci vuole veramente di più.

Talvolta gli imprenditori aspettano troppo, posticipano convinti di avere il tempo per farlo. Ma non sempre c’è.

Spesso sono il testimone di un’incomprensione che si riassume nella seguente affermazione: “Io sono l’amministratore delegato, il presidente, e si può aspettare fino a due anni prima che io sia pronto ad andare in pensione, poi comincerò a pensarci seriamente”. Questo è lo scenario peggiore, quindi è uno scenario, a mio avviso, assolutamente da evitare.

Ma qual è il budget necessario per sviluppare i talenti della famiglia? Quanto costa sviluppare i talenti in euro? Hai una voce di budget stanziata per lo sviluppo dei talenti familiari? Infatti, se si ritiene che una cosa sia importante per il successo della famiglia e dell’azienda, non sarebbe opportuno prevederne l’impegno all’interno del budget, all’interno del business plan?

A mio avviso assolutamente sì. Invece talvolta questo non viene fatto in maniera puntuale, ovvero non esiste un obiettivo di investimento per formare e sviluppare le competenze e i talenti delle prossime generazioni. Io insisto su questo aspetto con i miei clienti, perché nel momento in cui non abbiamo una voce a bilancio, una voce a budget, a mio avviso si perde un po’ di presa su un argomento.

Quindi domando spesso ai futuri leader: molto bene, avete deciso di intraprendere questo percorso di sviluppare dei talenti, ma qual è il vostro budget per farlo? Loro mi chiedono. Ma cosa vuol dire? E io rispondo che, se l’obiettivo è ritenuto importante, è altrettanto importante programmare una specifica voce di spesa correlata a questo obiettivo. Poiché questo consente davvero di portare l’attenzione nel modo corretto, se non viene previsto un investimento nello sviluppo del talento, tale obiettivo non riceverà, a mio avviso, la giusta attenzione. Non deve essere necessariamente una cifra molto significativa. Però stanziala. Anno dopo anno la verificherai.



Richiedi un confronto con il nostro team

    Codice sicurezza

    Confermo di aver letto la privacy policy

    * campi obbligatori